BIOGRAFIA
ARTARLO – IL MIO CHIODO FISSO
Artarlo è un nomignolo che può avere due significati: l’arte del tarlo, “esserino” che scava all’interno del legno, ed il tarlo inteso come chiodo fisso che mi “tormenta” da tutti questi anni e mi ha permesso di crescere in questo percorso.
Ecco che, prendendo le mie iniziali A e R (Alberto Riccato) ed aggiungendogli il tarlo, nasce il nome che con gli anni è diventato il marchio di ogni mia creazione.
La mia passione nasce ai tempi della scuola, quando frequentando l’istituto d’arte ho scoperto di avere manualità, pazienza e amore per i dettagli. Ho cominciato così a realizzare i primi lavori di intaglio, fra garage e scantinati vari, perfezionando sempre più la tecnica che viene eseguita rigorosamente a mano in ogni suo particolare.
Con il tempo ho iniziato ad apprendere anche la tecnica della pittura con pennello e aerografo che, perfezionata nel tempo, mi ha portato a realizzare ciò che oggi vi propongo e potete giudicare con i vostri occhi.
COME NASCONO I MIEI LAVORI
REALIZZAZIONI UNICHE FATTE A MANO
Tutto ha inizio da un disegno che viene eseguito su compensato di pioppo per essere poi tagliato a mano con un semplicissimo seghetto da traforo.
A questo punto ogni singolo pezzo viene carteggiato prima nella parte inferiore per eliminare le impurità formate dal taglio e poi nella parte superiore per “addolcire” gli spigoli del pezzo. Ecco quindi che, sempre pezzo per pezzo, vengono dipinti, ricomposti ed incollati sopra un altro foglio di legno più spesso su cui è stata creata anche la cornice, ricavata dal disegno o realizzata con dei listelli a seconda delle dimensioni del quadro.
Tutto si conclude con una mano di vernice lucida che dona luce e rende il tutto impermeabile ed inattaccabile dalla polvere.
Il frutto di questa produzione è da considerarsi unico vista la completa lavorazione a mano ed è ora pronto per essere ammirato ed acquistato.